martedì 15 novembre 2011

MOVIBUS, QUALE FUTURO?


MOVIBUS: QUALE FUTURO?

UN'INTERROGAZIONE AL CONSIGLIO PROVINCIALE SULLA GRAVE SITUAZIONE IN CUI VERSA

LA SOCIETA' DI TRASPORTO PUBBLICO

SU GOMMA CHE COPRE 56 COMUNI

DELLA PROVINCIA DI MILANO


Un buco da 6 milioni di euro, senza un adeguato piano di risanamento. Mezzi sporchi, freddi, poco confortevoli. Orari non rispettati. Scioperi a singhiozzo che minacciano la continuità del servizio. La situazione in cui versa Movibus, società di trasporto pubblico che copre 56 comuni della Provincia di Milano, è sempre più grave, con notevoli disagi per migliaia di studenti e pendolari. Tre consiglieri provinciali, tra cui il consigliere del Partito Democratico Paolo Cova, chiedono con una mozione alla Provincia come intenda muoversi. Ecco il testo presentato:


Milano, 3 Novembre 2011


Al Sig. Presidente della Provincia di Milano

Guido Podestà


Al Sig. Presidente del Consiglio Provinciale di Milano

Bruno Dapei


Al Sig. Assessore alle Infrastrutture, Viabilità

e trasporti, Mobilità ciclabile, Opere pubbliche e stradali

Giovanni De Nicola




OGGETTO: SITUAZIONE DELLA SOCIETA’ MOVIBUS SRL



PREMESSO


Che Movibus opera in 56 comuni dell’area nord-ovest della Provincia di Milano


Che sono migliaia gli studenti ed i pendolari che quotidianamente utilizzano le linee della Movibus


CONSIDERATO


Che Movibus ha un buco da 6 milioni di euro che rende impossibile la sua sopravvivenza


Che Atinom Spa andrà in liquidazione, in quanto Atm non ha garantito all’azienda la copertura delle tratte in cui è attualmente coinvolta la società, che si troverà così senza commesse pur chiudendo il bilancio in attivo


VISTO


Che manca ancora un piano di risanamento che permetta di tornare in attivo e provveda a realizzare un servizio efficiente che risponda alle esigenze dei cittadini


Gli inevitabili e gravi disagi per l’utenza a seguito dei vari scioperi e delle pessime condizioni di viaggio (pullman imbrattati, sporchi, non sufficientemente capienti, orari delle corse che non vengono rispettati)



SI CHIEDE


Di conoscere se il previsto aumento di capitale di Movibus verrà attuato


Di conoscere come Movibus intenda risanare il proprio bilancio per dare garanzie di efficienza al servizio pubblico svolto da questa società


Di conoscere quali interventi di efficientamento (previsti dalla delibera di Giunta Provinciale N°16/2011) sono stati attuati sulle linee gestite da Movibus sul territorio provinciale di Milano


Il Capogruppo Consiliare Unione di Centro

Alessandro Sancino


Il Consigliere Provinciale dell’Unione di Centro

Roberto Biolchini


Il Consigliere Provinciale del PD

Paolo Cova



IL PD DEL LEGNANESE IN DIFESA DEL PARCO DEL ROCCOLO


NO ALLE GALLINE OVAIOLE

NEL PARCO DEL ROCCOLO.

DIFENDIAMO IL NOSTRO TERRITORIO!


Il PD ha da sempre espresso la sua ferma contrarietà alla realizzazione di un allevamento intensivo di galline ovaiole nel territorio del comune di Busto Garolfo, al confine coi comuni di Canegrate e San Giorgio su Legnano. Le dimensioni dell’allevamento (328.000 galline) e la vicinanza alle abitazioni ed alle attività economiche sono fonte di viva preoccupazione per i problemi igienico-sanitari derivanti da una tale attività: aumento dei livelli di ammoniaca nell’aria, emissioni di odori, diffusione di insetti e roditori, smaltimento della pollina, con tutte le conseguenze e rischi che tali fenomeni comportano per la qualità della vita e la salute delle persone.


La scelta di creare un allevamento intensivo all’interno del Parco del Roccolo costituisce inoltre un’inaccettabile aggressione alla più grande area verde del nostro territorio. Contro di essa si sono mobilitati oltre 5.000 cittadini firmando la petizione promossa dai comitati sorti a tutela del parco. Analoga contrarietà è stata espressa dalla direzione del Roccolo e da tutte le amministrazioni locali.


Il rischio che venga realizzato questo allevamento è anche figlio della “debolezza” delle forme giuridiche adottate per tutelare e valorizzare l’ambiente. Il P.L.I.S. è il mezzo più immediato che le amministrazioni locali posseggono per salvaguardare le aree verdi, ma esso non fornisce sufficienti strumenti per impedire la realizzazione al suo interno di un’attività produttiva che, seppur definita agricola secondo i termini di legge, ha caratteristiche fortemente industriali.


Di fronte a tale situazione tocca alla Politica ed ai suoi attori affermare il principio che, per questo nostro territorio fortemente urbanizzato, la tutela dell’ambiente è fondamentale. Nel tavolo politico, tenutosi a Busto Garolfo lunedì 7 novembre, si è avuta la prima conferma di questa unità d’intenti. Tutte le forze politiche presenti (PD, SEL, PdL, Lega), hanno espresso all’unanimità la contrarietà alla realizzazione dell’allevamento.


Ora è indispensabile che tale dichiarazione di principio non resti sulla carta, ma si concretizzi nelle apposite sedi istituzionali. I tempi imposti dal procedimento sono brevi. Tutte le forze politiche sono chiamate ad esprimere la loro contrarietà nei Consigli Comunali, specie laddove non è mai stata espressa una posizione ufficiale, in Provincia ed in Regione.


Solo così riusciremo a difendere il Parco del Roccolo e il nostro territorio.


Giuseppe Elia

Coordinatore PD - zona Legnanese