giovedì 28 ottobre 2010

LA REGIONE CI RIPROVA: ACQUEDOTTO AI PRIVATI CON UNA NUOVA LEGGE




La giunta regionale ci sta riprovando, facendo approvare una nuova legge sulla privatizzazione dell’acqua.


Sette articoli scritti in sei paginette che, pur raccogliendo in parte le osservazioni dei Comuni, aprono la strada di fatto alla privatizzazione della gestione degli acquedotti, superando gli Ato (Ambito territoriale ottimale), e all’aumento delle tariffe. Formigoni vuole ignorare il pronunciamento di 144 consigli comunali in rappresentanza di larga parte dei cittadini lombardi e 1 milione e 400 mila firme raccolte nei mesi scorsi contro la privatizzazione dell'acqua.


Il rischio è che l'acqua della Lombardia finisca e si concentri nelle mani di poche imprese private, interessate esclusivamente a realizzare profitti.


A fronte di questi nuovi sviluppi il Coordinamento Legnanese contro la privatizzazione dell’acqua, continuerà nella mobilitazione e proseguirà fortemente ad impegnarsi e lavorare contro tutti i tentativi di liberalizzazione e privatizzazione e per promuovere il percorso referendario.


Lanciamo quindi ancora una volta l’invito a tutti i cittadini che fin qui ci hanno aiutato e sostenuto, ad aiutarci e sostenerci ancora in questa lunga e importante battaglia di democrazia e libertà.


Coordinamento Legnanese contro la privatizzazione dell’acqua

(Partito Democratico, Federazione della Sinistra, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Sinistra Ecologia Libertà, Verdi)








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