lunedì 25 gennaio 2010

IL PD AL FIANCO DEI PENDOLARI



PERCHE' I TRENI IN LOMBARDIA NON FUNZIONANO?

Non tutti sanno che sono le scelte della Regione a stabilire il costo del biglietto, il tipo, il numero e la frequenza dei treni in circolazione, secondo un Contratto di Servizio con i gestori dei treni.

Regione Lombardia investe troppo poco per i 560 mila viaggiatori che usano abitualmente il treno, che sono circa il 40% dei pendolari italiani, e che potrebbero essere molti di più, con benefici sul traffico e sull'inquinamento, se il servizio fosse diverso. Nella sola area milanese l'88% dei pendolari si sposta in auto.

Quasi tutte le linee ferroviarie lombarde hanno frequenze superiori ai 30 minuti. Tempo di vita rubato ogni giorno ai lavoratori lombardi.

Ora Formigoni racconta che tuto si risolverà con la nuova società che unisce in Lombardia Trenitalia e le FerrovieNord.
Ma questo nella sostanza non risponde ai bisogni dei pendolari.


COSA PROPONE IL PD E IL SUO CANDIDATO FILIPPO PENATI:

PIU' INVESTIMENTI. La regione Lombardia deve destinare almeno il triplo di quanto oggi previsto nel bilancio regionale per ottenere più percorrenze e maggiori frequenze.

PIU' TRENI, PIU' NUOVI, PIU' ADATTI. Occorre rinnovare il parco rotabile, non solo perchè i treni tornino ad essere dignitosi rispetto all'attuale degrado, ma perchè una parte dei disagi e dei ritardi è dovuta al materiale scadente.

UN SOLO BIGLIETTO DA CASA AL LUOGO DI LAVORO. Le Regione è il soggetto che può e che deve garantire l'attivazione di biglietti unici da casa al luogo di lavoro o di studio, anche con mezzi diversi, e attraversando provincie diverse.

INVESTIMENTI INFRASTRUTTURALI. Realizzare gli interventi di ammodernamento delle lineee, con tratti di linea dedicate, tratti di aggiramento perle merci, nuove stazioni attrezzate con parcheggi.

DARE VOCE AI PENDOLARI. Istituire una "carta dei diritti dei Pendolari" che fissi obiettivi di servizio, diritti dei cittadini utenti, condizioni minime di informazione, standard di qualità, rimborso per disservizi e disagi.



PIU' CARROZZE,
MENO CARROZZONI








E' TEMPO DI CAMBIARE

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