sabato 20 giugno 2009

Referendum sulla legge elettorale: il PD per il SI



21 aprile 2009

Referendum elettorale, il PD voterà SI

La Direzione Nazionale approva la proposta di Franceschini

"Al quesito referendario sull'abrogazione del "Porcellum", la legge di Calderoli che toglie agli elettori la possibilità di scegliere gli eletti la nostra risposta non può che essere si. Poi andrà fatta una buona legge elettorale".

Lo dice il segretario del PD, Dario Franceschini, intervistato dal Tg1 spiegando l'appoggio dei democratici ai quesiti referendari.

Durante la direzione del Partito di oggi Franceschini e' stato chiaro nello spiegare la linea del partito: il Pd non può che schierarsi per il sì, in quanto l'obiettivo prioritario e' modificare il 'porcellum', che e' "una legge sbagliata e inaccettabile, e il referendum può servire a dare una spinta ad una riforma in Parlamento che "restituisca agli italiani il diritto di poter scegliere i loro rappresentanti".

Sia chiaro, però, che al Pd non piace affatto la legge elettorale che risulterebbe dalla vittoria dei si.
Questo, ha sottolineato il segretario, deve essere palese a tutti, ma il Pd, in piena campagna elettorale, sceglie di dire con chiarezza come votare.

E per non lasciare spazio a equivoci, sfida pubblicamente la maggioranza a lavorare sin da subito a una vera riforma: "Il referendum - ha spiegato Dario Franceschini in conferenza stampa - ha un significato politico, cioè la domanda che viene posta e' se si vuole abrogare la legge fatta da Calderoli e noi lo vogliamo".

Ragionamento fatto a prescindere dal modello elettorale, precisa subito il segretario ai giornalisti, tema non affrontato in direzione.

E se non vince il sì "sarà impossibile riformare la legge elettorale e per questo è giusta la posizione del Pd". Ne è convinto Enzo Bianco, che approva la scelta della direzione del Pd di dire sì ai quesiti referendari: "Sul referendum elettorale ho condiviso in direzione la posizione del segretario Franceschini - ha dichiarato il presidente dei Liberal Pd - e sono convinto che il partito debba schierarsi compattamente per l'abolizione della legge attuale".

"Non ritengo - aggiunge - che questo referendum risolva il problema alla base perché non affronta lo scandalo delle liste bloccate. Ma noi vogliamo consegnare il Porcellum al passato. Se non si vince il referendum, non sarà possibile abolire questa legge che nega agli elettori di scegliere chi li deve rappresentare".

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